Si tratta di uno dei momenti fondamentali e più gioiosi nella vita di ogni bebè e neomamma, ma è spesso carico di dubbi e difficoltà. Al di là dei cliché, l’allattamento al seno è indubbiamente un argomento che suscita forti emozioni nelle mamme di ogni Paese.
Breast is Best
Le più recenti statistiche in Inghilterra rivelano che il 73.7% delle puerpere prova ad allattare al seno subito dopo il parto ma, dopo qualche settimana, solo il 45.2% continua a farlo. Decidere come nutrire il proprio piccolo è la scelta personale – e mai presa a cuor leggero – di ogni mamma ma qualche anno fa il governo inglese, desideroso di incrementare questa percentuali, ha lanciato una campagna di informazione sui molteplici benefici dell’allattamento scandita dal motto “breast is best” (al seno è meglio).
Attraverso l’intervento di varie associazioni nazionali come il National Childbirth Trust, promotore di corsi pre e post-parto molto seguiti, e l’intervento specifico di consulenti dell’allattamento nei reparti maternità hanno cercato di spronare le neomamme a provarci e non mollare.
Arriva la Breastapo (*gioco di parole tra breast (seno) e Gestapo)
Purtroppo questa iniziativa, partita con le migliori intenzioni, non ha avuto i risultati sperati. Molte mamme sotto il fuoco incrociato degli slogan e del fervore manicheo delle iper-competitive middle-class mums, hanno dichiarato di sentirsi inadeguate e sotto pressione.
Un recente articolo sul sito del quotidiano The Independent riporta i risultati di una ricerca condotta dall’università di Aberdeen secondo cui esiste una scissione troppo profonda tra l’idealismo degli addetti ai lavori e la realtà pratica della vita quotidiana di molte mamme, costrette a bilanciare famiglia e lavoro.
Invece di promuovere l’allattamento al seno, questa campagna governativa si è rivelata controproducente, incentivando tensioni e rivalità tra quella che i media hanno ribattezzato la Breastapo (gioco di parole tra breast-seno e Gestapo) e la maggioranza delle donne comuni, alienando ulteriormente le giovani mamme e quelle appartenenti ai gruppi socio-economici più svantaggiati.
Per porre rimedio alla situazione e riavvicinarsi al mondo delle mamme più giovani, è partito ora il sito Breastfeed: Be a Star, dal design molto cool, pieno di consigli pratici ed esperienze vissute.
In Svizzera partono gli “Espaces Allaitement”
Il dibattito sulla cosiddetta “coercizione ad allattare”, sui sentimenti di disappunto e frustrazione provati da alcune mamme durante l’allattamento non risparmia neppure la terra di Heidi, dove i media e la Leche League l’affrontano con passione.
La differenza sta nel fatto di accompagnare alle parole infrastrutture praticissime come gli “espaces allaitement” presenti in molti centri commerciali e spazi pubblici cittadini. In queste zone riservate le mamme possono allattare e cambiare i piccoli al riparo da occhi indiscreti, come nei Baby Pit Stop promossi in Italia dalla Leche League.
Perchè noi mamme, anche se travolte dai ritmi frenetici e stressanti di tutti i giorni, sappiamo sempre in cuor nostro qual’è la scelta migliore per i nostri piccoli e quindi, al di là degli slogan, ciò di cui abbiamo veramente bisogno è un aiuto pratico e concreto.